Dall'8 settembre tutte le notti senza acqua, la grave emergenza idrica del basso Cilento
L'8 settembre Consac ha diramato un avvisto che annunciava la sospensione programmata tutte le notti dell’erogazione del servizio idropotabile "allo scopo di assicurare il minimo deflusso vitale al torrente Faraone in Rofrano" (qui il comunicato che pyros ha pubblicato il giorno stesso). Successivamente l'Azienda ha divulgato un dossier sul Minimo deflusso vitale del torrente Faraone, dove Ing. Felice Parrilli, Direttore Servizi Idropotabili, spiega i motivi delle sospensioni: "L'acquedotto Faraone convoglia una portata idrica di 300 l/s medi (con picchi non superiori a 350 l/s in casi eccezionali). Nel torrente Faraone, affluente del Mingardo, deve sempre defluire una portata idrica non inferiore a 270 l/s, individuata come minimo deflusso vitale (MDV) del corso d’acqua, utile a garantire la salvaguardia dell’ecosistema. A causa delle più ridotte quantità di pioggia la criticità del torrente, registrata nello scorso anno solo nella prima decade del mese di ottobre, si è presentata quest'anno fin dai primi giorni del mese di settembre. E' stato così necessario dirottare nel torrente non solo la portata idrica emunta dal pozzo ad uso ambientale, già attivo dal mese di agosto, ma anche quella del primo pozzo ad uso idropotabile che nel 2014 fu dirottato in torrente ad ottobre".
Nella foto il Torrente Faraone con il sistema di monitoraggio.
Commenti 0
Per scrivere e visualizzare i commenti occorre la registrazione ! RegistratiSe sei già registrato effettua il login