Bosco: Riaperta al pubblico l'antica Cappella di Santa Rosalia
— 05/07/2020
Ieri, sabato 4 luglio, si è tenuta la cerimonia di riapertura della Cappella di S. Rosalia a Bosco. L’edificio sacro, costruito attorno al 1650, è stato acquistato dalla precedente amministrazione Giannì nel 2009. Un vero e proprio gioiello della seconda metà del XVII secolo realizzato dal sacerdote don Ignazio Fatigati a seguito della grande epidemia di peste che causò circa duecento morti nel Comune di San Giovanni a Piro. La cappella, situata a pochi passi dal museo dedicato al pittore spagnolo José Ortega, versava da alcuni decenni in condizioni di abbandono e di degrado. “Abbiamo voluto restituire ai cittadini – racconta con un pizzico di orgoglio il sindaco Ferdinando Palazzo – un pezzo di storia del nostro Comune. Un luogo simbolo di fede e di arte, di speranza e di bellezza che abbiamo ristrutturato e reso finalmente agibile dopo decenni di abbandono”.
All’interno della cappella è stato ripristinato lo stato originario dell’altare ed è stato recuperato un importante dipinto di Santa Rosalia realizzato nel 1904 dal pittore Davide D’Angelo. Meraviglioso ed ancora intatto il pavimento, interamente realizzato in maioliche artigianali, con al centro uno stemma rappresentante un leone rampante. La cappella sarà utilizzata come sala espositiva del museo “Ortega” e sarà gestita principalmente dal Polo Museale diretto dall'avv. Franco Maldonato e dall'associazione Controluce ma quotidianamente a disposizione della Parrocchia.
Presente all'evento il vescovo diocesano Antonio De Luca il quale ha solennemente benedetto la Cappella prima del rituale taglio del nastro.
Sono intervenuti, inoltre, alla cerimonia di consegna dei lavori di recupero della Cappella l'arch. Rosa Vassalli, direttrice dei lavori la quale ha descritto in maniera puntigliosa l'operato svolto, il dott. Salvatore Soprano, cultore di storia risorgimentale, che ha dettagliatamente ricostruito la parte prettamente storica della Cappella e della Santa frutto di un attento e lungo studio e Don Gianni Citro, parroco di Lentiscosa, il quale ha testimoniato la correlazione tra due comunità legate dalle stesso culto.
Jessica Paladino
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