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A Torraca tra ecologia e beni comuni: esperienze possibili di sviluppo locale



Il concetto di Beni comuni in economia indica quei beni esauribili, quali “le risorse naturali”, a cui tutti devono poter accedere. Sono anche definiti come “beni di proprietà comune”, cioè quei beni che non possono essere suddivisi o privatizzati e perciò vengono adoperati in comune fra tutti. Per beni comuni, in senso più ampio,si intendono sia quelli naturali, sia quelli culturali come il linguaggio, l’arte e i saperi, sia quelli sociali, come la democrazia, la pace, l’uguaglianza. I beni comuni sono strumenti essenziali alla sussistenza e alla convivenza, ma non sono “merci”. I “beni comuni locali” sono anche spazi di partecipazione, di sussidiarietà, di auto-organizzazione delle comunità locali.

In tutto il mondo si fa strada, soprattutto tra i giovani, le donne e le comunità locali, una nuova visione della vita sociale; più ricca di relazioni umane e in equilibrio con l’ambiente naturale, opposta alla logica della “guerra di tutti contro tutti”, della competizione esasperata che produce individualismo aggressivo, anaffettività e malevolenza. Questo nuovo modo di pensare e di vedere il mondo lo chiamiamo società dei beni comuni. Una società, cioè, che sa riconoscere e valorizzare le cose importanti che sostentano la vita delle persone e le uniscono in comunità scelte, aperte e libere. Beni e servizi che creano quella fitta trama di relazioni cooperanti, produttive e di scambio che soddisfano i bisogni fondamentali di ciascuna e ciascuno e i loro autentici desideri di buona vita. Concretamente, si tratta di mettere al centro dell’attenzione di ogni attività umana la cura e la condivisione del patrimonio naturale, culturale, infrastrutturale ed economico di cui disponiamo. I beni comuni sono uno spazio di azione sociale e politico, un principio di organizzazione generale della società che chiamiamo “comune”. I beni comuni hanno un valore in sé e per sé, meritando quindi la massima tutela. I beni comuni sono di tutti e di nessuno in particolare. I loro benefici, quindi, devono essere condivisi e gestiti con saggezza secondo criteri di preservazione, di equità e di giustizia.

L’evento organizzato dal Comitato Custodi dei Beni comuni e patrocinato dal Comune di Torraca e dall'Associazione Culturale Torrachese STAFF, che si terrà all'inizio di febbraio presso il Castello Baronale Palamolla di Torraca, si pone l’obiettivo di comunicare una serie di buone pratiche già realizzate in alcuni comuni italiani, che si fondano sulla tutela, valorizzazione e gestione partecipata di beni comuni di varia natura: una categoria giuridica apparentemente nuova, ma che trova riscontro in culture antiche e in numerose iniziative dal basso in atto sui territori locali.

Iniziative che hanno riscontro anche nel Cilento e dintorni, a opera di tanti operatori e produttori, che investono in una visione altra di sviluppo locale, fondata sui saperi, sulle colture e sulle produzioni tradizionali; sull’agricoltura e sui cibi biologici e a km zero; sul turismo lento ed ecologico; sul rispetto dei cicli naturali, degli ecosistemi e della biodiversità; sull’economia circolare, verso rifiuti zero.

PROGRAMMA

 

Sabato 2 febbraio - Castello Baronale Palamolla di Torraca

Mattina – ore 9.30  - 13.00

Incontro-dibattito “Il territorio come bene comune ed occasione di sviluppo locale armonico” con interventi sulle esperienze di gestione e di valorizzazione dei beni comuni locali.
Definizione e inquadramento giuridico dei beni comuni e illustrazione di buone pratiche di governo locale a cura di Paolo Cacciari.

Breve presentazione delle 4 principali tematiche del pomeriggio

Pausa Buffet a base di prodotti tipici locali a cura della Trattoria Con Orti "La Baita" (7 euro)

Pomeriggio – ore 14.30 alle 17.30

Tavoli di lavoro per confrontarsi e sviluppare iniziative sul territorio in modo ecosostenibile. 
L’incontro è dedicato soprattutto agli operatori turistici, culturali e produttivi con Illustrazione di buone pratiche da implementare.

Tematiche dei gruppi di lavoro: agricoltura e zootecnia, artigianato, turismo e inquinamento ambientale.

Domenica 3 febbraio – Bosco di S. Giovanni a Piro

Mattina ore 10.00 – 13.00
Visita alla casa e al museo di José Ortega

Biografia di Paolo Cacciari

Paolo Cacciari è un giornalista attivista dei movimenti sociali e ambientalisti. Collabora con il sito www.comune-info.net . Si occupa di decrescita e beni comuni ed ha pubblicato vari saggi tra cui: Decrescita o barbarie, Intra Moenia e Carta, 2008; Vie di Fuga, Marotta & Cafiero, 2014; 101 piccole rivoluzioni, Altreconomia, 2016. Ha curato: La società dei beni comuni, Ediesse, 2010; Viaggio nell’Italia dei beni comuni, Marotta & Cafiero, 2012; La decrescita tra passato e futuro, Marotta & Cafiero, 2018. Da ultimo ha pubblicato Economie solidali creatrici di comunità ecologiche, in “Scienze del territorio” n. 6, Le economie del territorio bene comune, pp. 60-69, 2018 Firenze University Press.

 Comunicato stampa

 

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