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A Scario il Processo a Medea: madre omicida o moglie tradita?



Nella splendida cornice di Scario, il 21 agosto alle ore 21:30, va in scena uno spettacolo insolito di grande suggestione: "Dal dramma classico alla simulazione processuale. Processo a Medea: madre omicida o moglie tradita?", che vede alla sbarra una donna, Medea, processata da veri magistrati ed avvocati, impegnati, con il pubblico, a stabilire una sentenza giusta in un caso difficile. Il Cilento celebra spesso ‘processi storici’ e il neo sindaco di S. Giovanni a Piro, l’avv. Ferdinando Palazzo, con gli assessori alla cultura, avv. Franco Maldonato, ed al Turismo, Pasquale Sorrentino, sono rimasti affascinati dal progetto proposto dall’avv. Giovanni Sofia, responsabile del LA.P.E.C. di Salerno. L’iniziativa, con il contributo dell’ANM e dell’INDA, è stata già rappresentata con successo a Siracusa ed a Segesta. La tragedia vede quali protagonisti l’attrice Flora Giannattasio (Medea); la narratrice, professoressa Anna Rotunno, docente di lettere classiche presso il Liceo De Sanctis di Salerno; l’accusa, Carmine Olivieri, Sostituto procuratore della Repubblica di Salerno; la difesa, l’avvocato Giovanni Sofia; la Corte composta da Ernesto Lupo, Presidente Emerito della Corte di Cassazione , l’avvocato Franco Maldonato e la docente di latino e greco presso il liceo classico C. Pisacane di Sapri, Valeria Cantelmo. Alla conclusione del processo e prima della lettura della sentenza, il giornalista Claudio Coluzzi de ‘Il Mattino’ condurrà un dibattito con gli spettatori: anche loro emetteranno un verdetto che però non avrà alcuna influenza su quello della corte. "Quella di Medea è una vicenda antica ma densa di modernità, che riscuote sempre grande attenzione" - ha affermato l’avv. Sofia - "il rapporto della donna nella società e conseguentemente con la famiglia ed i figli, desta sempre molto interesse, specie oggi che quotidianamente apprendiamo di tragiche vicende simili a quelle di Medea".

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