Storie di pane...e di liberta'
— 14/06/2017
In questo nostro tempo dell'abbondanza, troviamo del tutto naturale che ciascuno disponga di cibo per sfamarsi: tanto che il problema non è più sfamarsi, ma alimentarsi meglio. Ci dedichiamo perciò a raffinare il modo di mangiare, selezionando accuratamente gli ingredienti di una pietanza per massimizzarne il gusto e garantirne la salubrità.
Ma c'è stato un tempo in cui il pane non adornava tutte le mense.
Era il tempo, non molto lontano, in cui pochi, tra le genti meridionali, avevano accesso al cibo così come a pochi era riconosciuto il diritto al pensiero: anzi, a chi era negato il diritto al pane era negato anche il diritto al pensiero. Non solo nel senso che chi ha la pancia vuota non può esercitare il pensiero, ma anche nel senso che non avrebbe potuto comunque esercitarlo.
In quel tempo, si andò facendo strada l'idea che tra il pane e il pensiero corre un nesso indissolubile. E quel nesso si chiama libertà!
Quella che Storie di pane vi propone il 16 giugno è una storia di libertà: per meglio dire, la storia della liberazione del Mezzogiorno italiano dal giogo borbonico, ma anche della sottrazione dell'Europa dalla soggezione all'ordine dinastico-legittimista uscito dal Congresso di Vienna.
Che prende l'abbrivio dalla insurrezione del Cilento, in seguito alla quale Ferdinando 2°, prima testa coronata d'Europa, sarà costretto a concedere la Costituzione, dando così il via al '48 europeo.
E che dimostra come la grande Storia d'Europa è passata da qui.
Alla presentazione del libro Teste Mozze di Franco Maldonato (venerdì 16 giugno alle ore 19:30) seguirà la formula dell'aperitivo StoriediPane, preparato dallo con le eccellenze del territorio da gustare in abbinamento con i vini ed i cocktail del nostro menu.
Comunicato stampa
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