San Severino di Centola, inaugurato un Centro documentale sull'emigrazione dedicato a Domenico Chieffallo
— 06/06/2018
Un Centro documentale sulla storia dell’emigrazione dedicato allo scrittore cilentano Domenico Chieffallo. E’ stato inaugurato il 4 giugno scorso, nella frazione San Severino del Comune di Centola, nell’ambito della Settimana della Cultura organizzata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carmelo Stanziola. A tagliare il nastro il primo cittadino, congiuntamente a Vincenzo Chieffallo (figlio dello scrittore), a Luigi Gatto della “Sister Cities Association”, all’editore Amedeo La Greca, al vicesindaco Silverio D’Angelo e alla consigliera delegata alla Cultura Maria Di Masi.
Morto ad Agropoli nel maggio dello scorso anno, Domenico Chieffallo aveva scritto diversi saggi sulla camorra, sul mondo contadino, sul brigantaggio, sull’emigrazione e sulla storia locale. “Un uomo che ha dedicato la sua vita alla cultura e alla storia del Cilento – ha spiegato il sindaco Stanziola – una persona straordinaria che dobbiamo ricordare e ringraziare per l’immenso patrimonio culturale che ha lasciato alle nuove generazioni”.
“Il Centro documentale – ha aggiunto il vicesindaco Silverio D’Angelo – è stato inaugurato all’interno della scuola di San Severino. In questo modo gli studenti potranno studiare il fenomeno dell’ emigrazione consultato i libri e i documenti che la famiglia Chieffallo ha donato al Comune di Centola. Un’occasione importante per la nostra comunità- ha continuato D’Angelo – è necessario continuare ad investire sulla cultura”.
Soddisfatto anche Luigi Gatto che ha curato personalmente la raccolta dei volumi per il nuovo Centro documentale. “Nella documentazione di Chieffallo – ha spiegato Gatto - rivive il dramma di chi, lontano dalla propria terra, ha trovato nuovi orizzonti alla propria esistenza. Vogliamo condividere soprattutto con le nuove generazioni le storie e i sacrifici fatti dai nostri padri per dare un po’ di benessere alle loro famiglie”.
Nel corso della giornata gli studenti hanno messo in scena la rappresentazione teatrale “Cantami o menestrello del mio borgo bello” e successivamente si è tenuta un’ interessante conferenza su “San Severino, il borgo della memoria”. “Un progetto teso a suscitare nei giovani l’interesse e la curiosità per lo studio della storia del nostro territorio – ha spiegato la consigliera Maria Di Masi - La settimana della cultura è stata una bella occasione per tutti i cittadini per riappropriarsi del patrimonio artistico e culturale del territorio, riscoprendo altresì il senso di appartenenza alla comunità”.
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