Un ulivo in memoria del Brigadiere Carmine Tripodi
— 16/05/2018
In occasione della cerimonia di intitolazione della nuova Caserma dei Carabinieri di Torre Orsaia al Brigadiere Carmine Tripodi, che avrà luogo sabato prossimo, 19 maggio, l'Associazione Oltre il Castello, interpretando i sentimenti di tutti i Castelruggeresi, "intende onorare e perpetuare la memoria di Carmine mettendo a dimora una pianta di ulivo, simbolo di pace, di forza e di vita".
L'albero, piantato nei pressi del nuovo edificio militare, ricorderà ai posteri il sacrificio e l'esempio del giovane eroe cilentano, Medaglia d'Oro al Valor Militare.
In basso la storia del Brigariere Tripodi, un video dedicato alla sua memoria e la targa che lo ricorda nella sede dell'Associazione Oltre il Castello, la sera dell'inaugurazione
Carmine Tripodi
Carmine Tripodi nasce il 14 maggio 1960 da Antonio e Carmela Padulo, a Castel Ruggero (SA). Qui trascorre l'infanzia e i primi anni della giovinezza.
A 17 anni si arruola nell'Arma dei Carabinieri e nel 1982 è promosso Brigadiere.
Dal 30 luglio 1984 assume l'incarico di Comandante presso la Stazione Carabinieri di San Luca (RC). Decisivo in quegli anni fu il suo contributo in ordine alle indagini sui sequestri di persona perpetrati dalla 'Ndrangheta e da altre organizzazioni criminali a scopo di estorsione.
La sera del 6 febbraio 1985, mentre rientrava dal lavoro, la sua auto viene bloccata e contro di lui vengono esplosi diversi colpi di arma da fuoco. Carmine muore a soli 24 anni.
I presunti assassini furono in breve arrestati per essere poi assolti nei successivi processi.
A distanza di un anno dalla morte, il 21 gennaio 1986, fu conferita alla famiglia la Medaglia d'oro al valor militare.
A Castel Ruggero, a San Luca e in altre località d'Italia, la memoria dell'eroico Brigadiere è stata onorata con diverse intitolazioni al suo nome.
L'omicidio di Carmine Tripodi costituì il primo attacco della 'Ndrangheta all'Arma dei Carabinieri.
Ancora oggi il delitto resta irrisolto.
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