XX Palio delle Contrade, la cronaca della vittoria del rione Paese
— 15/08/2019
La ventesima edizione del Palio delle Contrade inizia con l’esibizione delle majorette provenienti da Altavilla Silentina che un po’ a sorpresa sostituiscono gli “Sbandieratori dei feudi del Cilento” portando per le strade di San Giovanni a Piro l’atmosfera tipica delle manifestazioni a stelle e strisce, tra la curiosità e lo stupore generale.
Gara subito in salita per il rione Paese che viene sconfitto nella prima sfida della prima manche di tiro alla fune dai forzuti giocatori del rione Ponte, che in questa disciplina si giocano immediatamente il jolly. Nell’altra sfida è Capolascala a prevalere agilmente sul Tornito.
A portare i primi sorrisi nella gradinata arancio-nera è Raffaele Sorrentino che vince nella “mazza e piuzu”, aggiudicandosi contemporaneamente il trofeo dedicato a Franchitiello, dopo aver piazzato il piuzu a soli
Corsa coi sacchi benevola per il rione Tornito che conquista i 4 punti grazie alle prestazioni di Enrico D’Andrea e Martina Cetrangolo.
Inaspettata tachicardia per i sostenitori del Paese nel gioco della fionda, dove a insidiare il campione in carica Giovanni Mangia è lo sfidante del Tornito che abbatte lo stesso numero di dischetti del collega impiegando però un tempo maggiore. Prime prove di fuga del Paese capitanato da Mimì Cetrangolo che, beneficiando del jolly giocato nella fionda, balza in vetta alla classifica provvisoria con ben 13 punti inseguito dal Tornito a 9 e dalla coppia Capolascala-Ponte a 6.
Nel quinto gioco ancora il Paese scopre di aver allevato in casa propria i “signori degli anelli” e porta così in cascina altri 4 punti preziosi grazie a Carmen Costantini e a Francesco Pisano, che ottiene anche l’ideale premio simpatia conferitogli dai sorrisi del pubblico nell’osservare il suo particolare riscaldamento pre-gara.
Nella seconda manche di Tiro alla fune arrivano altre due vittorie per Ponte e Capolascala rispettivamente contro Tornito e Paese.
E’ grazie al cerchione senior e al dna vincente di Riccardo Giannattasio, degno erede del fratello maggiore Raffaele, se Capolascala riesce a restare ancora in corsa conquistando quattro punti, nonostante i 5 secondi di penalità per un’infrazione al codice del Palio.
Nel cuofano si riconferma regina Gerarda Cetrangolo seguita dalla collega biancorossa Marika Grasso e dalle due veterane Antonietta Magliano e Anna Giudice.
Il nono gioco è quello in cui il rione Paese mette una mano e mezza sul batik grazie alla vittoria schiacciante di Gerardo Garofalo che nella categoria “cerchione junior” ferma il tempo a 28 secondi e 37 centesimi, facendo partire di fatto i primi festeggiamenti nello spicchio di tribuna riservato alla tifoseria arancionera.
Nemmeno il tempo di riporre nei box i cerchioni che è già il momento del gioco forse più difficile e spettacolare della serata, ovvero quello della Principessa; a confermarsi campione è Mario Paradiso che dopo lunghi allenamenti e una dieta meticolosa a base principalmente di petti di pollo riesce a stabilire un nuovo record nel gioco. Secondo classificato nel gioco è il Tornito, seguito a ruota dal Ponte e dal Paese che, a causa di un malinteso “italo-romeno” nella consegna della rosa alla principessa Gianna Alleva, conquista un solo punto che però basta per permettere alla squadra di Mimì Cetrangolo di vincere matematicamente il Palio delle contrade.
Ultima manche di tiro alla fune che conta solo per l’orgoglio degli sfidanti e per le statistiche: a classificarsi prima nel gioco è Capolascala che batte il Ponte nel duello ormai celebre, mentre il Paese si classifica terzo a scapito del Tornito.
Dopo ben sedici anni di attesa, dopo anni di delusioni e anonimato, il rione Paese torna di nuovo ad alzare al cielo il batik, tra lacrime di gioia, abbracci tra compagni di contrada quasi increduli, fiumi di spumante e tuffi in vasca in stile Cagnotto per il capitano Domenico Cetrangolo, prima dell’obbligatoria sfilata tra i vicoli mai così festanti del rione Paese. La data per la festa vera e propria che si terrà in via Teodoro Gaza è ancora da stabilire, ma la macchina organizzativa sta già scaldando i motori per onorare al meglio la terza affermazione paesana al palio delle Contrade.
Mattia Beati
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