Il pensiero Felice di uno straordinario 107enne
— 02/11/2020
“Mamma, che fame… buono il formaggio fresco!”.
“C’è anche l’uovo sotto la cenere, Felì!”. E il bambino correva, lasciando sola a girare la trottola di legno, per dare un bacio a mamma Antonietta.
Ho imparato tra quei sapori e quel mondo semplice tanto così, tra un giro di trottola e l’altro, cosa significasse il mio nome… essere Felice.
Sono stato un bracciante agricolo e la sera a casa portavo il latte, gli ortaggi, i ceci, la frutta. “La terra è a cosa chiù bella ma rende sulu se a cultivi e a rispietti, Tanè”. Lo dicevo sempre alla mia signora che ho sposato nel ’46. Neanche l’acqua in casa avevamo ma ci siamo sempre stimati e aiutati a vicenda.
Ho imparato tra l’amore dato e ricevuto e l’orgoglio del mio lavoro da contadino, tra il pane caldo e l’onestà, che c’è un tempo per ogni cosa, e ci dev’essere sempre un tempo per la pace, e per l’incanto.
“A cosa chiù brutta invece è a guerra!”: lo abbiamo pensato ogni minuto io e gli altri prigionieri.
È accaduto il 10 settembre
Ho imparato tra l’indifferenza che ti passa al fianco e uno sguardo di smarrimento condiviso cosa significasse sperare quando non ti resta nessun’altra strada e tra una paura piccola e quella più grande a maturare il segreto di saper aspettare.
“Così quella volta le parole uscivano solo a pezzetti come eravamo noi, ma alla fine gli urlai Grazie…a quel partigiano e poi piangemmo tutti!”. Eravamo liberi. Liberi davvero, come uomini che hanno partecipato alla vita e alla storia. Per questo ci tengo ad andare a votare, perché il sacrificio ti rende consapevole.
Ho imparato che tra la legna che arde ci sono tutti i ricordi che portiamo con noi. Io in quel calore rosso ci conservo pure le filastrocche e mi piace cantilenarle ancora. Sembra nulla, invece è tutto la memoria.
Oggi compio 107 anni e qui è una gran festa, alcuni mi chiedono il “segreto” e io racconto di questa vita. Sono contento. Anzi sono Felice! Forse è questo il segreto!
Alla fine dei conti non c’è nessun trucco. Si può chiamare saggezza...è vita vissuta e raccontata con gli occhi di chi, anche spalle al muro, ha saputo riconoscere la meraviglia che viviamo e non è stanco, a 107 anni, di ripetercelo.
Non c’è nessun trucco, ma la magia sì!
Grazie Zio Felice, semplicemente grazie.
Enza De Martino
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